Ardengo Soffici 140 anni (1879-2019)

Doppio appuntamento tra sabato 6 e domenica 7 aprile.

L’evento si inserisce tra le iniziative promosse dal Sistema museale Chianti Valdarno di cui è parte anche il  Comune di Rignano sull'Arno.

Con questi due momenti dedicati ad Ardengo Soffici, pittore, poeta scrittore e critico d’arte, si vogliono celebrare i 140 anni dalla sua nascita al Bombone, piccola frazione di Rignano sull’Arno.
Soffici nacque al Bombone nel 1879, allora minuscola frazione poco distante dal capoluogo. Il padre Giovanni, fattore, figlio di un facoltoso contadino di San Casciano in Val di Pesa, si occupava di otto poderi di proprietà delle parrocchie di Santo Stefano a Torri e di San Cristoforo, distribuiti nelle colline intorno al Bombone. La madre Egle, proveniva dalla famiglia Turchini di Poggio a Caiano. Dal matrimonio combinato tra lo scapolo Giovanni, ormai quarantenne, e la ventisettenne Egle Turchini, nacque nel 1879, nell’abitazione più grande e comoda tra quelle che formavano il piccolo borgo del Bombone, il piccolo Ardengo. Il soggiorno del Soffici tra le colline rignanesi si protrasse così dal 1879 al 1893, quando il padre fu costretto a lasciare il Bombone e trasferire la famiglia a Firenze.
Molti anni più tardi Ardengo Soffici racconterà la storia della sua infanzia in un libro intitolato L'Uva e la Croce, il primo volume della sua autobiografia, Autoritratto di artista italiano nel quadro del suo tempo, data alle stampe nel 1951. L’uva e la croce erano le due voglie con le quali era nato il piccolo Ardengo, la prima sulla fronte, l’altra sul ventre, segni forse, come lui stesso argomenta, della gioia di vivere e del sacrificio.
Nel 1900 Soffici parte per Parigi facendo di tanto in tanto ritorno a Firenze, fino al definitivo rientro nel 1907. Era iniziata anche per lui la grande avventura di ogni artista a quel tempo, l'avventura parigina. Nella "ville lumiere" egli avrebbe conosciuto la moderna pittura francese e i futuri esponenti delle avanguardie artistiche, Picasso, Braque, Apollinaire e tanti altri. Da quel momento per lui la vita avrebbe preso una sola strada, quella dell'arte.
La conferenza del prof. Farinella, docente di storia dell’arte moderna all’Università di Pisa, si incentrerà proprio sugli anni giovanili di Soffici, in particolare sull’esperienza parigina e sugli gli anni successivi al ritorno a Firenze, mentre la passeggiata di Domenica 7, accompagnata dalla storica dell’arte Lucia Bencistà e dalle letture di Maria Italia Lanzarini per il Gruppo della Pieve, sarà incentrata sulla visita ai luoghi legati all’infanzia dell’artista.

Ultimo aggiornamento: Mer, 27/03/2019 - 11:25