Indirizzi per un contrasto al gioco d'azzardo

MOZIONE "INDIRIZZI PER UN CONTRASTO AL GIOCO D'AZZARDO"

Allegato A - Deliberazione C.C. n. 10 del 28/01/2016

 Riunitosi in seduta straordinaria, di prima convocazione, il giorno ventotto gennaio 2016, approva la seguente

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RIGNANO SULL'ARNO

Vista

L’attuale normativa in materia di gioco d’azzardo

Definito che

La ludopatia è la patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Gli spazi per il gioco con vincita in denaro sono un luogo pubblico o aperto al pubblico o in un circolo privato in cui siano presenti e accessibili gli apparecchi e i congegni per il gioco lecito.

Gli apparecchi e i congegni per il gioco lecito sono definiti all’art 110, comma 6 e 7 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – Regio Decreto 773/1931), il quale per quanto riguarda i giochi con vincite in denaro distingue fra SLOT (o newslot, art. 110 comma 6a; si attivano con moneta, il costo della partita è massimo € 1,00 la vincita massima è di € 10,00) e VLT (art. 110 coma 6b, sono collegate alla rete telematica, le vincite non sono superiori a € 5.000,00 ma con possibilità di € 100.000,00 per jackpot di sala).

Premesso che

Si è recentemente avviato un percorso di sensibilizzazione degli amministratori locali del Valdarno Superiore e dei cittadini sui pericoli della dipendenza da gioco e sulle misure atte a dirimerla, nell’ottica dell’impegno ad “esserci” per contrastare questo fenomeno strettamente collegato alla criminalità organizzata.

Il gioco d’azzardo ha assunto dimensioni rilevanti aumentando il rischio per molti soggetti, soprattutto quelli più vulnerabili, di una vera e propria dipendenza comportamentale con gravi disagi per la persona, e compromissioni dell’equilibrio familiare, lavorativo e finanziario, fino all’indebitamento o all’assoggettamento a tassi usurai presso la criminalità organizzata, come sottolineato anche dalla Direzione Nazionale Antimafia.

È stato accertato da decine e decine di inchieste delle Forze dell’ordine, della Magistratura e della Commissione Parlamentare Antimafia che, maggiore è “l’offerta del gioco legale”, più semplice è per i clan malavitosi trarre profitti attraverso pratiche di usura, riciclaggio, estorsione.

Nel corso del 2013 presso l’Unità di Informazioni Finanziaria, istituita dalla Banca d’Italia e che si occupa di analizzare i dati sulle cosiddette “operazioni finanziarie sospette” di riciclaggio, sono pervenute ben 774 segnalazioni inoltrate dagli operatori del comparto del gioco d’azzardo, nel 2012 erano 283.

 Tenuto conto che

Le ripercussioni della grave crisi economico-finanziaria anche sul nostro territorio spinge molti cittadini, soprattutto le categorie più deboli, a sperperare, in alcuni casi a dilapidare, le proprie finanze nella speranza della vincita economica.

Sempre più forte è la voce del «fronte del no» alla dipendenza del gioco d’azzardo, un no intelligente, non proibizionista e orientato alla prevenzione e alla cura.

Gli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco lecito con vincite in denaro sono presenti in locali pubblici quali bar o esercizi assimilabili, circoli privati, ristoranti e alberghi, luoghi in cui è possibile la presenza di qualsiasi fascia di età della popolazione.

 Evidenziato che

Al momento le ludopatie sono inserite nei livelli essenziali di assistenza, come le altre dipendenze, ma manca l’aggiornamento dei livelli essenziali sui sistemi di salute da parte del Ministero.

Nonostante i molteplici segnali di allarme (si vedano i dati allegati alla presente mozione che ne fanno parte integrante) che, evidenziando un fenomeno in crescita esponenziale, imporrebbero una linea di prudente contenimento, assistiamo a un costante rilancio delle diverse iniziative che girano intorno al gioco d’azzardo. Forti politiche di marketing dell’azzardo da parte delle aziende del settore che inventano continuamente nuovi giochi, e restaurano i vecchi per renderli sempre più attraenti.

CONVINTI

La prevenzione sia l’arma più efficace a nostra disposizione.

Il rilancio e la riqualificazione di alcune aree degradate del territorio passi anche dalla lotta alla proliferazione di attività dedicate alle scommesse.

 Sia necessario affrontare il problema non nell’isolamento ma nella condivisione di attività di promozione e di sensibilizzazione con gli enti e le associazioni del Valdarno Superiore.

 Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RIGNANO SULL’ARNO  RITIENE CHE

Il Parlamento e la Regione Toscana, ognuno per gli aspetti di rispettiva competenza, perseguano seriamente l’obiettivo di un serio contrasto al gioco d’azzardo soprattutto nella sua forma patologica, anche attraverso il controllo e la eventuale riduzione delle sale da gioco, una maggiore protezione dei minori di età e con l’introduzione di facilitazioni (anche normative) ed agevolazioni a favore degli esercizi che decidono la dismissione dei loro impianti.

 La Regione Toscana debba dare ulteriore e nuovo impulso alla lotta delle patologie da gioco dando quanto prima piena attuazione alla Legge Regionale n. 57 del 18 ottobre 2013 ed ai relativi regolamenti attuativi, costituendo e convocando l'Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco e rendendo obbligatorie le norme che impongono, agli esercenti, l’obbligo di accedere alle aree slot ai soli soggetti muniti di tessera sanitaria che ne certifichi la maggiore età.

 la Regione Toscana debba investire e potenziare i servizi del nostro territorio finalizzati alla cura, riabilitazione e prevenzione delle dipendenze da sostanze sia illegali che legali (conosciute come servizio Ser.T.). Un servizio che in questo momento storico di forte crisi economica e sociale risulta sottodimensionato per fronteggiare, anche in conseguenza delle nuove patologie come il Gioco d’azzardo, in modo efficace tali patologie.

IMPEGNA IL SINDACO DEL COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO

A farsi promotore, insieme agli altri sindaci della Valdarno Superiore aretino e fiorentino, della stesura di uno specifico regolamento comunale volto a disciplinare in maniera unitaria la materia delle “sale da gioco e del gioco lecito”, da elaborare con il contributo delle associazioni di categoria e delle associazioni impegnate nella lotta al gioco d’azzardo, che abbia tra gli obiettivi quello di introdurre misure specifiche in materia di delimitazione delle sale da gioco e del loro orario di apertura, nonché forme di divieto di pubblicizzazione nei locali comunali, anche locati e dati in gestioni.

A predisporre una campagna di comunicazione comune all'interno delle pagine web e delle comunicazioni istituzionali degli Enti.

 Ad adoperarsi, insieme all’Assessore comunale al sociale, affinché i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino con i rispettivi Ser.T. possano, nei limiti delle rispettive autonomie e programmazioni, individuare una fattiva collaborazione.

 A promuovere la creazione di uno specifico logo Valdarnese con la collaborazione delle scuole del territorio, per promuovere e pubblicizzare, attraverso specifiche iniziative di sensibilizzazione, tutti quei locali che all’interno del Valdarno superiore vogliono aderire alla campagna di apprezzamento verso un locale “No Slot”.

 A chiedere con forza alla Regione Toscana affinché destini maggiori risorse per i servizi territoriali finalizzati alla cura, riabilitazione e prevenzione delle dipendenze da sostanze sia illegali che legali presenti nel nostro territorio, e che al contempo vengano promosse nuove ed ulteriori iniziative di prevenzione e di assistenza verso coloro che sono afflitti da questi tipi di patologie.

 A farsi parte diligente con le Associazioni impegnate nella lotta al gioco d’azzardo, di concerto con le altre Amministrazioni del Valdarno Superiore, nell’organizzare specifiche campagne di sensibilizzazione attraverso percorsi di prevenzione, atti ad informare ed educare il mondo giovanile che allo stato attuale è particolarmente esposto rispetto al problema. Campagne che tra gli obiettivi devono avere anche quello di una promozione del gioco come occasione di divertimento e di socializzazione fra le persone. 

 A valutare ulteriori forme di incentivazione fiscali per la dismissione delle slot negli esercizi commerciali, e nei circoli.

 A stimolare, con la collaborazione degli organi preposti, opportuni controlli sui locali dotati di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco lecito con vincite in denaro (come definiti dall'art. 110 del TULPS, comma 6 lettera a) e lettera b) ed autorizzati a norma degli articoli 86 ovvero 88 del TULPS stesso), affinché sia promosso e verificato il rispetto delle normative nazionali e regionali (L.R. 57/2013) soprattutto per quanto sancito agli art. 4 (distanze minime dai luoghi sensibili) e art. 6 comma 2 (soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l’accesso dei minori ai giochi).

 A promuovere, insieme ai colleghi sindaci della Vallata (sia del Valdarno aretino che fiorentino), specifiche iniziative politiche per coinvolgere i rappresentanti Istituzionali del territorio per sostenere le nostre istanze all’interno del Consiglio Regionale e del Parlamento 

IMPEGNA ALTRESI’ IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI RIGNANO SULL’ARNO

A farsi parte diligente con ANCI, Regione e Parlamento affinché si sensibilizzi nei giusti contesti circa l’opportunità di restituire ai Comuni adeguate competenze e poteri in materia di gioco d’azzardo, per la tutela e la salute dei propri concittadini

A dare massima diffusione, anche attraverso l’ufficio stampa del Comune e i mezzi d’informazione a disposizione dell’amministrazione, al presente atto e agli obiettivi da perseguire.

A trasmettere l’atto approvato, comprensivo della trascrizione dei verbali del dibattito consiliare, ai seguenti soggetti Istituzionali: Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, Presidenti di Camera e Senato, Commissione Parlamentare Antimafia, Commissioni Sanità e Finanze di Camera e Senato, ai Parlamentari eletti nella nostra circoscrizione, al Governatore della Regione Toscana, all’Assessore regionale del Diritto alla salute, al welfare e all'integrazione socio-sanitaria, ai Consiglieri Regionali, al Prefetto e del proprio territorio, ad ANCI, all’Osservatorio Nazionale contro il Gioco d’Azzardo, ai Sindaci ed ai membri dei Consigli comunali del Valdarno Aretino e Fiorentino.

 

 

Ultimo aggiornamento: Lun, 15/02/2016 - 12:30